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L’11 febbraio 2021, il Consiglio dell'UE ha adottato il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al centro del piano di ripresa Next Generation EU.
Il dispositivo prevede fondi per 672,5 miliardi di euro tra prestiti e sovvenzioni volti a sostenere riforme e investimenti nei 27 Stati membri per sostenere la ripresa dalla pandemia Covid-19 e promuovere un’Europa più verde, digitale, resiliente e inclusiva.
Entro il 30 aprile 2021, gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione il proprio Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) che definisce uno specifico programma nazionale di riforme e investimenti che saranno sostenuti dallo strumento, coerentemente con le priorità specifiche per paese individuate nel contesto del semestre europeo e in linea con il Pilastro europeo dei diritti sociali.
Il dispositivo ruota attorno a sei aree di intervento:
- Transizione verde
- Trasformazione digitale
- Occupazione e crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
- Coesione sociale e territoriale
- Salute e resilienza
- Politiche per la prossima generazione
Alcuni dei requisiti fondamentali riguardano gli obiettivi verdi e digitali dell'UE: in ciascun PNRR almeno il 37 % della spesa dovrebbe essere destinato alla transizione verde e almeno il 20% alla transizione digitale.
Inoltre, per tutelare gli obiettivi ambientali dell’UE, tutte le misure adottate dovranno rispettare il principio del "non arrecare un danno significativo" e gli Stati membri dovranno garantire adeguati sistemi di controllo per la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di casi di corruzione, frode e conflitto di interessi.
I piani nazionali saranno adottati dal Consiglio dell’UE, che avrà quattro settimane di tempo una volta conclusa la valutazione della Commissione. In seguito, si darà avvio a un prefinanziamento fino al 13% dell’importo complessivo assegnato a ciascun Stato membro, mentre il resto dei fondi sarà versato sulla base del conseguimento dei traguardi e degli obiettivi concordati.